L’ESSERE UMANO E LA SUA CONDIZIONE

L’uomo per sua natura, per suo ego, oppure per una sorta di cultura appresa, tramandata o ancora per religione, ma io credo soprattutto per suo sapere profondo, sente e sa di essere un Essere speciale e Divino; per questo tende ad elevarsi, a migliorarsi e a voler comprendere sempre di più.

Per quel che mi concerne, profondamente credo che siamo figli Divini e uomini speciali con potenzialità del tutto spettacolari, dotati di una forza e un’intelligenza superiore; credo anche che questa spinta regale ci detti l’azione all’evoluzione, di contro credo profondamente che non per questo l’uomo debba dimenticare ciò che è e ciò che è chiamato a fare in questa dimensione. Noi siamo esseri umani e siamo chiamati a fare esperienza umana in un’umana dimensione.

Dell’amore e altro

Tante volte, troppe volte ci ritroviamo a parlare di amore in tanti modi, tante epressioni linguistiche, concettuali, filosofiche a volte perfino scientifiche!
L’amore che, nasce dalla pancia, con le farfalle nell’addome che diventano poi un’attrazione verso l’oggetto o il soggetto che ha dato vita a queste creature alate che scombussolano, che dopo l’attrazione fisica si passa ad un bisogno di possedere sì tale  cosa o persona che sembra quasi di star male in tutti i sensi se non la si ottiene.

D’ISTINTO E DI CAREZZE: IL CONTATTO RISANANTE CON GLI AMICI ANIMALI

Voglio raccontarvi un’esperienza familiare speciale che ho vissuto, sperando di potervi donare una proposta positiva e distensiva alle solite giornate caotiche, noiose, o insoddisfacenti, proponendovi un week-end alternativo.
Si tratta di un parco sul Montello, nella provincia di Treviso, facilmente raggiungibile, un posticino circondato da alberi, verde e tanta buona musica rilassante. Questa location è strutturata in modo tale che possa accedervi chiunque, portando con sé senza problematica alcuna il proprio cane; anche chi non ha un cagnolino può accedervi per osservare, accarezzare qualsiasi amico a quattro zampe presente nell’area.

COMUNICARE IL NON DETTO

Ancora una volta vorrei parlare di comunicazione. Perché viviamo in una società nella quale l’atto del comunicare assume un ruolo importante e cruciale: alla comunicazione si attribuisce un ruolo di prestigio e se ne riconosce l’importanza in campi diversi e con finalità e modalità le più disparate.
Nonostante ci siano tanti libri, trattati, studi e saggi su tale argomento, ancora una delle difficoltà maggiori dell’uomo rimane la modalità e la priorità con la egli quale considera o attua il comunicare.

LA TEORIA DEI TRE CERVELLI

Oggi riporto una interessante teoria che sembra essere un buon punto di partenza per conoscere il funzionamento del cervello umano.  Del resto, nel mio ambito lavorativo ( psicologia e metamedicina ), mi baso molto su questo assioma che reputo davvero causa e soluzione di molti disequilibri e difficoltà, ma anche, appunto, di grandi soddisfazioni e guarigioni.

Paul MacLean tra gli anni 70′ e 90′, grazie a nuovi strumenti e a nuovi mezzi di possibile utilizzo per lo studio sul cervello, elaborò una teoria nuova, innovativa, che diede vita a una serie di ricerche completamente diverse rispetto alle precedenti. Il paradigma di MacLean infatti riporta che il cervello è suddivisibile in tre aree, che tra loro sono perfettamente coordinate, ma al tempo stesso sono indipendenti e in grado di dominarsi a vicenda.